Prestito con Delega di Pagamento
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È un
prestito personale assistito da mandato irrevocabile
al datore di lavoro a pagare quote della propria
retribuzione
all'Istituto Finanziario.
Il
prestito si ottiene in un'unica soluzione per un importo
variabile in funzione dello stipendio e dell'anzianità di servizio e
per un periodo di tempo fissato in un massimo di 120 mesi.
Si
può affiancare alla Cessione del Quinto;
Si può
ottenere quando quando occorre un importo
superiore a quello ottenibile dalla sola Cessione del
Quinto;
- Estingue eventuali
altri prestiti, anche se contratti con altre società,
con il recupero degli interessi non maturati.
È
destinato ai lavoratori dipendenti statali appartenenti
ai Ministeri o dipartimenti delegati con i quali è stata stipulata
un'apposita convenzione operativa, ai dipendenti parastatali e di
aziende private se previsto dall'amministrazione.
Il Prestito con delega è riservato a:
Dipendenti di amministrazioni pubbliche
statali e non statali,
Dipendenti di Aziende a partecipazione mista (pubblica +
privata),
delle Poste Italiane, delle Ferrovie dello Stato,
Dipendenti di aziende private e ONLUS
Medici convenzionati
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Delegazione di pagamento
La Delegazione di Pagamento
è un finanziamento
accessorio rispetto alla
Cessione del Quinto.
Entrambi, infatti, sono
rivolti alle stesse
categorie di lavoratori e in
tutti e due i casi il
prestito viene rimborsato
attraverso rate mensili
trattenute direttamente
dalla busta paga. La
caratteristica specifica
della Delegazione di
pagamento è quella di
offrire la possibilità di
ampliare il finanziamento a
chi ha già avviato una
Cessione del Quinto dello
Stipendio, garantendo però
gli stessi vantaggi.
Vantaggi
Il prestito con delega di
pagamento è una formula di
finanziamento che consente
di impegnare
complessivamente fino al 40%
della retribuzione mensile.
È una tipologia di
finanziamento, che si
colloca nell’ambito del
credito al consumo e deve il
suo nome alla modalità di
rimborso del prestito.
Infatti, il debitore delega
il proprio datore di lavoro
a rimborsare il
finanziamento ottenuto
trattenendo dal proprio
stipendio una quota fissa
per una durata stabilita nel
contratto di prestito.
Soggetti interessati
L’operazione prevede
l’intervento di quattro
soggetti:
-
L’ente erogatore,
che in base alla
disciplina del Testo
Unico e della normativa
vigente in materia
bancaria, può essere
esclusivamente una
banca, un'assicurazione
o un intermediario
finanziario iscritto
nell’elenco tenuto da
Banca d’Italia.
-
Il cliente,
definito cedente o
mutuatario, che stipula
il contratto di
finanziamento, beneficia
del finanziamento e,
contestualmente cede
all’ente erogatore un
quinto del proprio
stipendio/pensione
mensile.
-
L'amministrazione terza
ceduta, è
l'amministrazione,
statale o pubblica o
l’azienda privata,
presso la quale lavora
il cedente, che dovrà
provvedere, dopo la
notifica del contratto,
al versamento mensile
delle quote relative al
rimborso del prestito,
trattenute dalle
competenze
dell’interessato.
L’amministrazione pur
avendo una parte attiva
nella operazione, è una
figura che non
interviene ai fini della
stipula del contratto,
che resta esclusivamente
bilaterale tra la
Banca/Intermediario
finanziario e il
cliente, se non con la
sottoscrizione della
documentazione richiesta
per l’istruzione della
pratica.
-
L’assicurazione che
garantisce l’operazione.
La normativa prevede che
il finanziamento sia
sempre garantito da una
polizza assicurativa che
copra il rischio della
morte del cedente o
della perdita
dell’impiego, sia per
dimissioni che per
licenziamento.
Destinatari
Il bacino di utenti che
possono utilizzare questa
formula di credito al
consumo è:
Dipendenti statali/pubblici
Dipendenti di aziende
private
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